sabato 17 maggio 2014

XXXVI Pellegrinaggio mariano a piedi organizzato dal Movimento Ecclesiale Carmelitano – «Madre del Vangelo Vivente»

«Madre del Vangelo vivente». È il titolo del pellegrinaggio mariano a piedi che, organizzato dal Movimento Ecclesiale Carmelitano, per la 36° volta raggiunge il Santuario della Madonna della Neve di Adro partendo dalla Madonna della Stella di Cellatica (BS) e dalla chiesa di S. Alessandro in Canzanica, nel territorio di Adrara S. Martino (BG). «Madre del Vangelo vivente» è il titolo, uno tra «i mille nomi che a Maria ha dato l’amore», proposto da papa Francesco nella dolce preghiera che conclude l’esortazione apostolica Evangelii gaudium sull’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi. «Madre del Vangelo vivente», perché «all’inizio dell’essere cristiano – lo ha ricordato papa Benedetto XVI – non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva». «Madre del Vangelo vivente», perché in Maria si raccoglie l’intera storia sacra che nel profeta Elia trovava un prezioso testimone: «Vive il Signore alla cui presenza io sto».

«Madre del Vangelo vivente», perché nella sua maternità accade la rivelazione di quello che la Chiesa da sempre professa: Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; il Figlio suo Unigenito, Verbo della vita, inviato nel mondo; lo Spirito Santo, il Consolatore, che è Signore e dà la vita rendendo fecondo il grembo di una Vergine.
«Madre del Vangelo vivente», perché ogni vita, anche quella del Figlio di Dio che si fa uomo, ha bisogno di una madre che la generi, la accolga e ne custodisca la promessa di un destino buono.
«Madre del Vangelo vivente», perché è solo insieme a Maria che possiamo scoprire la straordinaria potenza della vita divina che il Figlio suo Gesù dona incessantemente agli uomini.
«Madre del Vangelo vivente» perché quando, nel tempio santo, in Gesù tutto è teso a ciò che appartiene al Padre suo, solo il cuore di una madre che medita e custodisce è in grado di rendere ragione di questo legame infinito.
«Madre del Vangelo vivente» è Maria quando la sua materna intercessione fa sì che il banchetto nuziale, intristito per il venir meno del vino dell’alleanza, riprenda vigore alla presenza dell’unico Sposo capace di ravvivare la fonte dell’amore.
«Madre del Vangelo vivente», quando Gesù paragona se stesso e la sua parola all’umile seme che accolto da una terra generosa fiorisce come albero frondoso sotto il quale tutti possono trovare riparo.
«Madre del Vangelo vivente», quando Gesù nell’istituire l’eucaristia dimostra che la vita ricevuta da Maria cresce e si rafforza proprio quando viene donata.
«Madre del Vangelo vivente» è Maria, sotto la croce, testimone del dono della vita fino alla fine, fino a che tutto sia compiuto.
«Madre del Vangelo vivente» è Maria con la giovane Chiesa nel Cenacolo mentre accade il miracolo dello Spirito di Cristo che ci fa trasforma in un cuore solo e un’anima sola.
«Madre del Vangelo vivente» è Maria che sperimenta, per prima, nell’anima e nel corpo, la forza della risurrezione del Figlio suo nel cielo di Dio.
«Madre del Vangelo vivente», è Maria, assunta alla vita eterna, madre spirituale di tutti gli uomini, sempre orante in nostro favore perché già ora possiamo incominciare a vivere da risorti.
«Madre del Vangelo vivente» è Maria, in questo nostro pellegrinaggio, simbolo della vita: un cammino non verso un destino tragico ed oscuro, ma il compimento felice tra le braccia di Dio.


«Madre del vangelo vivente» è anche l’implorazione del santo Padre Francesco:

«Vergine e Madre Maria,
tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede, [...]
Ottienici ora un nuovo ardore di risorti
per portare a tutti il Vangelo della vita
che vince la morte. [...].
Madre del Vangelo vivente,
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi.
Amen. Alleluia».


(Dal sito del MEC )

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