giovedì 12 dicembre 2013

IL DIO FATTO BAMBINO....P.Antonio Sicari......prepariamoci ad accoglierlo...

«IL BAMBINO GESU'»
Il BAMBINO GESU' : colui che è eternamente "Figlio di Dio", e viene al mondo come tutti i bambini, per ricordarci che "esser figli" ("esser bambini") non è una stagione del vivere, ma è l'identità costitutiva del nostro essere.
Il Dio fatto Bambino, per mostrarci che Dio non è solo Onnipotenza, ma anche  Amore indifeso, Amore obbediente, Amore che vuole essere accolto e custodito: e può essere adorato dai Re Magi con umiltà, e dai pastori con fierezza.
Il Dio fatto Bambino che dà Gloria al Dio dei cieli, rivelando il Suo Volto paterno, e dà Pace a noi uomini che sappiamo finalmente fino a qual punto siamo stati amati.
Il Dio fatto Bambino, affinché tutti i nostri bambini imparino a "diventare  Dio"  (per grazia e partecipazione). E, se si è vecchi, bisogna prima farsi bambini, a costo di nascere di nuovo.
Il Dio Bambino che ha bisogno di  madre e di fratelli, e a cui tutti potremo fare da madre  e dare fraterna compagnia, purché prima ci mettiamo in ascolto del Padre celeste, l'Unico che gli è sempre vicino  ("Chi fa la volontà del Padre mio, è mio fratello, mia sorella, mia madre").
Il Dio Bambino che occorre proteggere da Erode e dai persecutori, come poi bisognerà proteggerlo lungo tutta la storia umana, a costo di fuggire con Lui verso paesi stranieri.
Il Dio Bambino che occorre tenere tra le braccia, come Simeone, per "vedere la salvezza" che si è a lungo desiderata e che finalmente appare, non come un sogno o una utopia, ma come "salvezza fatta carne" (contro tutte  le riduzioni intellettualistiche e moralistiche).
Il Dio Bambino che si può perdere di vista, quando ci si dimentica che Lui deve "restare nella casa di suo Padre",  così come si può perdere di vista ogni altro bambino  quando lo facciamo abitare in case che non assomigliano alla "casa del Padre"
(ANTONIO MARIA SICARI, Viaggio nel Vangelo)


 Il Signore ha questo modo di parlarci: si avvicina … Quando guardiamo un papà o una mamma che parlano al loro figliolo, noi vediamo che loro diventano piccoli e parlano con la voce di un bambino e fanno gesti di bambini. Uno che guarda dal di fuori può pensare: ma questi sono ridicoli! Si rimpiccioliscono, proprio lì, no? Perché l’amore del papà e della mamma ha necessità di avvicinarsi, dico questa parola: di abbassarsi proprio al mondo del bambino. Eh sì: se papà e mamma gli parlano normalmente, il bambino capirà lo stesso; ma loro vogliono prendere il modo di parlare del bambino. Si avvicinano, si fanno bambini. E così è il Signore». (Papa Francesco nell'omelia di oggi in S.Marta)

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