domenica 10 febbraio 2013

"IO SONO" : riflessione di Roberto al Gruppetto di Scuola di Cristianesimo

RIFLESSIONI del nostro amico ROBERTO al gruppetto di SCUOLA DI CRISTIANESIMO
Riflessioni su  “  IO SONO  “
Sono parole  forti, impegnative, che hanno ricadute grandi sulla nostra vita.   E’  Gesu’ – Dio   che afferma se stesso nella Sua natura.
Se tra le due parole “ Io Sono”  ci mettiamo un  “ci”  la  frase diventa “ Io  ci Sono “ .
L’affermazione non cambia di significato, ma  acquista  un valore  di maggiore presenza e tenerezza per l’uomo.
“Io ci sono “  è infatti la frase che noi comuni esseri mortali diciamo a un amico in  difficolta’; vogliamo
dirgli , in altri termini, : “  non preoccuparti,di qualunque cosa abbia bisogno,  “ Io ci sono “ . Vale dire:
“ Io sono pronto a  starti  vicino,ad aiutarti,non ti lascio solo  con i tuoi problemi, sono pronto a farmene carico.”
Se ,dunque,noi uomini che siamo “ i cattivi “  a  causa  della nostra  natura  corrotta  e corruttibile per la ferita originale,siamo capaci di parlare così a un amico, tanto più Gesù che è bonta’ infinita,amore infinito, ci puo’ garantire la Sua amicizia e il Suo aiuto ; non ci lascia soli, resta vicino a noi e ci aiuta.
L’ “ Io sono “  è una frase che appare in tutta la sua potenza, ma , in definitiva è un frase d’amore,
piena di dolcezza  e di promessa d’aiuto.
E’  il Vangelo che ci racconta cosa significa l’”IO  Sono” .
Gesù si è fatto vicino gli uomini  che incontrava sul Suo cammino: li vedeva ammalati e li guariva,li
vedeva tormentati da spiriti immondi e li  liberava, li vedeva oppressi da una vita  di peccato ( V. la
Samaritana ) e li amava comunicando loro l ‘Amore misericordioso del Padre; gli comunicavano la
morte di una persona cara,  addolorato interveniva e,solidale con il dolore  dei congiunti , da Dio
quale  era,  risuscitava il morto. Un  amico,insomma, totalmente  affidabile.
Gesù ancor oggi è così e ci ripete
IO  SONO
Queste due parole hanno una valenza teologica. E’  spontaneo il richiamo  del “ Io sono il Signore Tuo
Dio” delle  Tavole del legge.
Il Dio fatto Uomo, Gesù , nella  Sua vita terrena  con gradualita’   ci spiega il significato di questo Suo
potere sulla natura e sugli uomini  attraverso  incontri significativi con altri uomini ,attraverso  parabole
e miracoli , finchè , catturato perche’  scomodo per il potere costituito,durante  il processo di Pilato
arriva  ad affermare  di essere RE.
I Sommi sacerdoti  gia’  sapevano    che Gesu’ si proponeva  come Dio  e come Re: era  quindi  un
bestemmiatore  contro  Dio e un pericoloso rivale  al vero capo del potere politico; avevano gia’  preso
la loro decisione che , per  loro,  era l’unica  possibile. L’eliminazione  fisica  di un Re  rivale.
Gesù obbediente  al Padre, sebbene angosciato dalla sofferenza, non  oppone resistenza e si  abbandona
totalmente ( Padre se è possibile allontana  da  me questo calice, ma non la  mia,   ma la Tua volonta’
Sia fatta).
L’affermazione Io Sono da parte di  Gesù ha  prodotto  quindi una reazione da  parte degli uomini, che
conseguentemente l’hanno ucciso credendo  così di eliminare una menzogna (la menzogna ) che
invece è una Verita’, la Verita’.
Io Sono   significa ,quindi , Io Sono la Verita’  per l’Uomo con tutto cio’  che questo significa nella  vita
personale  di ciascuno : pensiamo   a quale deve essere la diversita’  del modo di interpretare la vita
da parte di un amico di Cristo che vive secondo i Suoi “consigli” , quale diverso approccio ha con la
realta’ fuori di sé; così  amera’ in modo diverso , del tutto particolare, sara’  vicino all’altro uomo in modo
unico, non per  interesse, ma vedendo in lui un fratello in Cristo.  In altre parole amera’  in modo
particolare perche’  a sua volta è stato ed è amato in modo del tutto particolare , IMMENSAMENTE

"Io sono la vite e voi i tralci"
L’ Io Sono, quindi, non è da vedere in chiave autoritaria, ma nell’ottica di un Amore incommensurabile
Che  genera  altro amore che vuole trasformare la  realta’  a  immagine ( purtroppo spesso pallida ahime’  ) del Paradiso . (   Siamo   chiamati ad anticipare il Paradiso  su lla terra  in modo che  ‘Uomo sperimenti  che la  sequela di Cristo gli dona non solo la  Vita  Eterna  , ma il centuplo quaggiu’).
(A un giovane   è possibile non interessi la Vita Eterna; se è intelligente non rifiutera’ però il centuplo quaggiu’ )
Tutto questo ci sembra impossibile, utopistico ?
Vediamo i Santi: sono e sono stati uomini e donne come noi, hanno amato immensamente  ( per quanto possibile ai limiti imposti dalla natura umana ) fino a divenire degli  Alter Christus e hanno trasformato la realta’ fino a farla diventare un    anticipo di  Paradiso. Pensiamo alla figura  del Santo Curato d’Ars , a San Benedetto che ha  trasformato completamente  la realta’  europea del suo tempo; ma pensiamo anche Santi a noi piu’  vicini  come Madleine Delbrel che interpretava  la  realta’ con gli  occhi di Cristo, anzi vedeva in ogni circostanza della vita , anche la piu’ banale, Cristo stesso.
Pensiamo a P.Pio , quanto amava e pativa per le anime a lui affidatesi e quanto pagava , anche
fisicamente, per  loro: poteva essere sicuramente definito sostanza d’amore, un amore totale e,al
tempo stesso,umile  al punto  di essere perseguitato dall’idea di  essere egli stesso in stato di grave
peccato ( come molti Santi frequentava spesso il Sacramento della Confessione, forse
quotidianamente).
IO SONO   ha, quindi, la pretesa di  dire: Io sono  la Verita’  della tua vita : ti amo immensamente,sono il tuo piu’  caro amico, sempre presente anche  quando non mi cerchi, sempre pronto ad aiutarti e a sorreggerti quando cadi.
 Ci dice: seguimi e insieme faremo cose  grandi ! .  (Roberto)



























































































































































































































Ci dice: seguimi e insieme faremo cose  grandi ! .

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