martedì 20 novembre 2012

EUGENIO MARRONE , PAOLA STOCCO ...e il sito "Buongiorno nel Signore"

http://buongiornonelsignore.rbrverona.it/ita/index.html
Ieri sera Eugenio Marrone  e Paola Stocco di Verona ci hanno portato la loro testimonianza di vita di coppia..Una testimonianza che ci ha riempiti tutti di fiducia e speranza nel Signore.
Una testimonianza che può continuare con la newsletter che ci possono inviare ogni giorno iscrivendosi a questo loro sito...Grazie...

 Dal sito Zenit http://www.zenit.org/article-18619?l=italian questo articolo del 2009

Paola Stocco ha 50 anni, è casalinga ed è sposata da 27 anni con Eugenio Marrone. Dal 1988 fanno parte del Cammino Neocatecumenale della Parrocchia S. Teresa del Bambino Gesù a Verona. Hanno sei figli naturali e quattro adottati, altri sette figli sono in cielo.
"La nostra è una famiglia cristiana che grazie all'Amore di Dio, incontrato nei fatti dolorosi della vita, è potuta crescere prima nell'amore coniugale e poi come nucleo familiare - ha testimoniato Paola -. Avevamo sei figli, tutti voluti, desiderati, cercati... ciò che ci interrogava e ci turbava, non era il pensiero di queste stupende creature, ma il fatto che oltre a questi sei doni, ce n'erano altri sette volati in cielo senza venire alla luce".
/"Nella mia mente si faceva sempre più certa l'idea che Dio, con questi fatti dolorosi, ci voleva mandare un messaggio". La conferma è arrivata nel dicembre del 2000, quando le spoglie di Santa Teresina hanno visitato la Basilica a Tombetta (Verona).
"In una notte intera di veglia, fruttuosa per tutta la nostra famiglia, durante la preghiera e l'intensa meditazione ho sentito che era veramente quanto dovevamo fare: aprirci all'adozione. Ne ho parlato con mio marito alla fine della veglia e, dopo aver ottenuto il consenso entusiasta e unanime dei nostri figli, abbiamo cominciato a pensare come realizzare questa 'rivelazione'".
"Ho pregato tanto S. Teresina e S. Rita, la Santa dell'impossibile, perché sapendo che anche lei aveva provato il dolore della perdita dei suoi figli poteva ridonare al mio cuore la vera Pace", ha confessato Paola.
"Ora abbiamo dieci figli con noi e sette in cielo che preparano la festa. Come non essere grati a Dio per questi doni? Certo la nostra vita non è una passeggiata, ma a noi piace la montagna e sappiamo che dopo una dura e lunga salita, ci aspetta il panorama più bello del mondo. Non ci manca nulla, abbiamo Cristo con noi... cos'altro ci potrebbe servire? Ma la cosa più sbalorditiva è che, pur arrivando ogni notte a letto sfiniti, mai ci manca la forza per dire al Signore il nostro GRAZIE per l'Amore che ha messo nei nostri cuori e che ci accompagna sempre".
"E' un messaggio di speranza per i bimbi abbandonati, per le famiglie senza figli, per coloro che fanno fatica ad arrivare a fine mese: Dio provvede".

 E UNA LORO TESTIMONIANZA.....LETTA IN INTERNET....

“A noi sta bene quello che fa il Signore”

  Ricordo di Francesco quando ci raccontò del suo invio in Seminario nella convivenza dei giovani che si erano dati disponibili ad intraprendere il cammino vocazionale verso il presbiterato:
"Eravamo rimasti pochi con destinazione Sidney, o Hong Kong, o Toronto. Estrassero il mio nome che fu abbinato al Seminario di Toronto. Il Responsabile mi chiese se ero disposto a seguire la chiamata di Dio a Toronto ed io prima che finisse la domanda gridai "Sì, sì..." Papà - mi disse - come potevo rifiutarmi? Dopo tutto l'amore che Dio ha avuto per voi e per noi potevo ancora dubitare e pensare che mi stesse "fregando"?
No, una voce dentro mi spingeva a gridare il mio sì, e non me ne pento. In quegli attimi non sei tu, é Dio che parla in te!"

Ricordo quando anche a noi (a me e mia moglie) un giorno dopo che ci eravamo alzati disponibili per andare in Missione con tutta la nostra famiglia, per sempre, il catechista chiese "Siete disposti ad andare dove il Signore vi chiamerà? In Cina, nelle Filippine, sulle palafitte, dove vorrà il Signore, per testimoniare con la vostra famiglia l'Amore di Dio per gli uomini?" e noi subito, senza pensarci "Sì, sì..." Ma come potevamo dire di no? Dio ci aveva tratti dalla morte anche fisica, aveva salvato la nostra famiglia, i nostri figli, come non sentire il bisogno di testimoniare questo a tutto il mondo?
Poi lui (Francesco) é partito per il Seminario, e noi siamo rimasti a casa in quanto i nostri figli, per la missione che ci era stata proposta, erano troppo grandi. Bene, il Signore ha messo nel nostro cuore questo desiderio e poi si é accontentato, come con Abramo e Isacco. A noi sta bene quello che fa il Signore. Paura? Sì, umanamente parlando, ma con il sorriso e la serenità nel cuore: siamo nelle mani di Dio, cosa ci può mancare?

  Eugenio Marrone

Indirizzo di posta elettronica: eugenio@marrone.vr.it


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