mercoledì 25 aprile 2012

SPUDORATI....Libro di Mario Giordano...introduzione

...Interessante sapere che qualcuno non si rassegna ,non è un'ipocrita...o un qualunquista, 
Bravo Giordano!ma ora..tutti a "casa"

...La verità è che la tolda dell'Italia è piena di comandanti Schettino.
Il Paese, come la nave Concordia, pullula di eroi sconosciuti e quotidiani, gente disposta a sacrificare la propria vita per salvare il prossimo, esempi gloriosi di altruismo e di generosità. Epperò sulla plancia di comando ci stanno i capitani poco coraggiosi, i vigliacchi che scappano dalla nave che affonda portandosi dietro la divisa in ordine e il pc, i codardi della crociera, bravissimi a danzare fra cene, drink e moldave, ma che poi non sanno tenere la rotta e piagnucolano come bimbi quando vengono messi difronte alle proprie responsabilità. Noi non siamo contro la politica. Noi siamo contro la politica degli Schettino. Contro la politica degli inetti e dei piagnucolosi. I parlamentari, anziché difendere in ogni modo i loro privilegi, dovrebbero cominciare a chiedersi come hanno fatto a ridurre il Paese così. E dovrebbero vergognarsi, anziché protestare. Qualcuno di loro dice: «Sono pagato poco, se lavorassi in un'impresa guadagnerei di più». Potrebbe anche essere: se quel qualcuno lavorasse in un'impresa forse guadagnerebbe di più, ma sarebbe già stato cacciato a calci nel sedere da un pezzo. Ditemi voi quale manager d'azienda resisterebbe al suo posto presentando anno dopo anno risultati fallimentari come quelli del nostro
Palazzo...
Ogni tanto qualcuno mi chiede: ma cambierà mai qualcosa? E io rispondo sempre: non lo so. È vero: non lo so. Non so se qualcosa può cambiare, non ho ricette miracolose per risolvere i problemi. Noto solo, con un po' di soddisfazione, che in questi mesi qualche passo nella giusta direzione si è fatto, qualche stortura è stata abolita, qualche clamoroso privilegio è stato abbattuto. ......Sì, è già qualcosa. Però è ancora troppo poco, davvero troppo poco.
Perché proprio in questi mesi, mentre da una parte si promettevano grandi cambiamenti, dall'altra si continuavano le solite sozzerie. Anzi, peggio. La tempisti-ca è stata odiosa: mentre il Paese chiedeva a gran voce di cancellare i privilegi della casta, quei privilegi aumentavano, mentre il Paese supplicava di ridurre gli sprechi, quegli sprechi raddoppiavano, mentre il Paese urlava di ridurre le spese di Palazzo, le spese di Palazzo si moltiplicavano. Mai visto nulla di più spudorato. Anche il tecnico Mario Monti non è stato da meno dei politici professionisti, sul fronte della spudoratezza. Quando si è insediato a Palazzo Chigi, nel novembre 2011, ha subito annunciato di voler tagliare i costi della politica. Proclami, dichiarazioni, eccitazioni. Ma qualche settimana dopo, quando il premier ha varato la sua prima e pesante manovra economica, ebbene, ci ha messo dentro sacrifici per tutti: lei, Iva, tasse, sforbiciate alle pensioni... Gli unici cui nessuno ha chiesto sacrifici sono stati propri i mandarini di Palazzo. Loro ce l'hanno fatta a passare indenni fra mille mannaie previste e tagli che sembravano
(sembravano!) certi. Le Province? Salve. Gli stipendi dei parlamentari? Argomento rinviato. Enti inutili? Da non toccare. Risultato: secondo i conti del «Sole-24 Ore», su una manovra di quasi 30 miliardi di euro, i tagli ai costi della politica, alla fine della fiera, ammontavano ad appena 21,9 milioni. Meno dello 0,1 per cento...
Di fronte a questa beffa spudorata come si fa a lasciare perdere? Come si fa a girare la testa da un'altra parte? ....... Questo libro l'ho scritto per dire a tutti che non bisogna mollare. Lo so: quello che leggerete nelle prossime pagine vi farà venire il mal di fegato, vi andranno le sillabe di traverso, i capoversi vi s'incaglieranno sullo stomaco e vi disturberanno la digestione. Ma, vi prego, non smettete di leggere. Girate pagina, arrivate fino in fondo. E continuate a indignarvi, perché indignarsi non è solo un nostro diritto. È un nostro dovere. Per noi, per la nostra storia, per il nostro futuro. Per i nostri figli. E se la montagna di privilegi con cui gli spudorati ci schiacciano vi sembra un nemico terribile, be', pensate che ce n'è uno ancora peggiore: è la nostra rassegnazione. La rassegnazione è un lusso che non possiamo più permetterci. La rassegnazione è un vizio che ci uccide. E una sana incazzatura è quello che ci vuole per tenerla lontana. L'unico modo per tenerci vivi.

P.S..Chi ha incontrato Cristo il vivente non si rassegna , non solo si arrabbia ma cerca la compagnia dei "buoni",assieme alla giustizia ....con Lui "manovratore"nella vera Concordia...
Valter

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