martedì 3 gennaio 2012

ASIA BIBI " Ho bisogno delle vostre preghiere. Vi auguro un santo Natale e un nuovo anno pieno di pace"

http://www.tempi.it/asia-bibi-ancora-carcere-prego-chi-mi-accusa-senza-motivo

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La vicenda  risale al giugno 2009 quando ad Asia Bibi, una lavoratrice agricola pakistana madre di 5 figli, viene chiesto di andare a prendere dell'acqua. A quel punto un gruppo di donne musulmane l'avrebbe respinta sostenendo che lei, in quanto cristiana, non avrebbe dovuto toccare il recipiente e si sono quindi rivolte alle autorità sostenendo che lei nella discussione avrebbe offeso Maometto. Asia Bibi, picchiata, chiusa in uno stanzino, stuprata infine arrestata pochi giorni dopo nel villaggio di Ittanwalai, ha negato le accuse e ha replicato di essere perseguitata e discriminata a causa del suo credo religioso
Oltre un anno dopo l'arresto, il giudice Naveed Iqbal emette la sentenza, nella quale esclude «totalmente» la possibilità che Asia Bibi sia accusata ingiustamente, aggiungendo inoltre che «non esistono circostanze attenuanti» per lei.
La famiglia ha presentato ricorso contro la sentenza.
Nel dicembre 2011 una delegazione della Masihi Fundation (Mf), ONG che si occupa dell'assistenza legale e materiale di Asia Bibi, ha visitato la donna in carcere. Le sue condizioni di igiene personale erano terribili e le sue condizioni di salute, sia fisica che psichica, sono apparse critiche. Secondo Haroon Barkat Masih, direttore internazionale di Mf, Asia Bibi ha comunque espresso parole di perdono nei confronti dei suoi accusatori: "In primo luogo vivevo frustrazione, rabbia, aggressività. Poi, grazie alla fede, dopo aver digiunato e pregato, le cose sono cambiate in me: ho già perdonato chi mi ha accusato di blasfemia. Questo è un capitolo della mia vita che voglio dimenticare". La donna ha quindi espresso il desiderio di poter tornare alla sua famiglia

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