sabato 31 dicembre 2011

Buon Anno - Jovanotti..Vi auguro..L'Amore di Dio...

                                                         
Buon anno da un cantautore
Buon Anno in musica
Buon Anno di cuore
per tutto l'amore..
Buon anno al gruppetto,buon anno all'amico,
con tutto l'affetto, buon anno vi dico,
vi dico buon anno e poi festeggiare,
con il prossimo anno,occasioni da amare..

giovedì 29 dicembre 2011

IL NATALE E' ...CRISTO..E IL SUO DESIDERIO canzone dei Newsong e mia traduzione

Ho trovato questa canzone molto intonata al mio Natale...al nostro Natale di speranza ...Walter                 
                                                     
IL suo desiderio per questo Natale
Era che Natale sarebbe stato un cambiamento
Niente potrebbe raggiungere la sua vita
O rispondere alle sue domande perché
Si sente così sola
E lei si chiede se ogni speranza è andata 

La speranza è una candela
Una luce alla finestra
Indicando la strada ad
Un cuore per tornare a casa
La speranza è un Salvatore
Che è nato nella mangiatoia
Fatto scendere dal cielo
Per salvare i nostri cuori
La nostra speranza di Natale

Non aveva mai immaginato
Per lei non c'era speranza di trovare
Ma non è sorprendente
Come Dio porta un cuore nuovo a vita
Lei sorride ora nello scoprire
Che Natale speranza è tutto
                                                                                         
La speranza è un regalo
Un dono gratuito
Per tutti coloro che ricevono
E aprire il loro cuore
La speranza è una promessa
Per un domani migliore
In un mondo pieno di dolore
Abbiamo sempre la speranza
La nostra speranza di Natale
La nostra speranza di Natale   


martedì 27 dicembre 2011

TUTTI I MARTEDI' ALLE 18,30 S. Messa comunità MEC BRESCIA a S.Pietro in Oliveto


                                                
Per ritrovarsi insieme come comunità ,durante   la settimana ,a celebrare la S.Messa .
Per il nuovo anno, perchè non proporci di partecipare più fedelmente a questo momento?                                                                


lunedì 26 dicembre 2011

Strage di Natale in Nigeria, video e parole del Papa

                                                            
Benedetto XVI, stamattina alla recita dell’Angelus da piazza San Pietro, ha fatto riferimento agli attacchi avvenuti ieri in alcune chiese in Nigeria, causando oltre cento vittime.

“Ho appreso con profonda tristezza – ha, infatti, detto il Papa - la notizia degli attentati che, anche quest’anno nel Giorno della Nascita di Gesù, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese della Nigeria. Desidero manifestare la mia sincera e affettuosa vicinanza alla comunità cristiana e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo assurdo gesto e invito a pregare il Signore per le numerose vittime”.
La memoria del martirio di Santo Stefano,che oggi ricordiamo , ci rende consapevoli che anche oggi in diverse parti del mondo i nostri fratelli cristiani danno testimonianza della fede tra le persecuzioni. Li accompagni il nostro spirituale sostegno, affinché perduri in loro la certezza che ‘chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio’. 
Questa fede resti anche in noi nelle nostre piccole e grandi avversità”.

Benedetto XVI : messa della notte di Natale 2011

Benedetto XVI celebra la messa della notte di Natale e dice:«Attraversate con lo sguardo le facciate luccicanti di questo tempo »



Il Papa ha celebrato la messa della notte di Natale, e nell’omelia, tutta incentrata sullo stupore per la nascita di Betlemme, per un Dio che accetta di diventare piccolo e indifeso, ha così pregato: «In questo nostro tempo, in questo nostro mondo, fa’ che i bastoni dell’aguzzino, i mantelli intrisi di sangue e gli stivali rimbombanti dei soldati vengano bruciati, così che la tua pace vinca in questo nostro mondo».


«Un bambino, in tutta la sua debolezza – ha detto Ratzinger – è Dio potente. Un bambino, in tutta la sua indigenza e dipendenza, è padre per sempre. Dio è apparso come bambino. Proprio così Egli si contrappone ad ogni violenza e porta un messaggio che è pace». In questo momento, in cui il mondo «è continuamente minacciato dalla violenza in molti luoghi e in molteplici modi; in cui ci sono sempre di nuovo bastoni dell’aguzzino e mantelli intrisi di sangue, gridiamo al Signore: Tu, il Dio potente, sei apparso come bambino e ti sei mostrato a noi come Colui che ci ama e mediante il quale l’amore vincerà. E ci hai fatto capire che, insieme con Te, dobbiamo essere operatori di pace». Noi, ha continuato il Papa, «amiamo il tuo essere bambino, la tua non violenza, ma soffriamo per il fatto che la violenza perdura nel mondo, e così ti preghiamo anche: dimostra la tua potenza, o Dio».


Oggi, ha ricordato ancora il Papa «il Natale è diventato una festa dei negozi, il cui luccichio abbagliante nasconde il mistero dell’umiltà di Dio, la quale ci invita all’umiltà e alla semplicità. Preghiamo il Signore di aiutarci ad attraversare con lo sguardo le facciate luccicanti di questo tempo fino a trovare dietro di esse il bambino nella stalla di Betlemme, per scoprire così la vera gioia e la vera luce».

Ratzinger ha quindi spiegato l’atteggiamento necessario per incontrare il Dio bambino. Lo ha fatto citando l’ingresso piccolo e angusto che porta alla basilica della Natività di Betlemme. «L’intenzione – ha detto – era probabilmente di proteggere meglio la chiesa contro eventuali assalti, ma soprattutto di evitare che si entrasse a cavallo nella casa di Dio. Chi desidera entrare nel luogo della nascita di Gesù, deve chinarsi.

Mi sembra che in ciò si manifesti una verità più profonda, dalla quale vogliamo lasciarci toccare in questa notte santa: se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione “illuminata”. Dobbiamo deporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio… Dobbiamo chinarci, andare spiritualmente, per così dire, a piedi, per poter entrare attraverso il portale della fede ed incontrare il Dio che è diverso dai nostri pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che si nasconde nell’umiltà di un bimbo appena nato».


domenica 25 dicembre 2011

IL BLOG UMANOEDIVINO COMPIE UN ANNO...

Il nostro blog , il 31 Dicembre compie un anno.

Rileggendolo ci sono :

gli incontri del gruppetto
le nostre iniziative
le scuole di cristianesimo
preghiere
scuola di preghiera
testimonianze
video di canti
approfondimenti sull'attualità
e tanto altro(GMG.I Santi...)

E' il racconto di una vita che fluisce e che si comunica...che fare per festeggiarla?

Stampare un fascicolo coi pezzi più significativi?
Un cd con le canzoni più belle del blog?
UN  DVD che lo racconta?
Invitare ad un incontro gli amici per illustrarlo meglio?
Una giornata insieme per un momento di condivisione?

  brsvalter@libero.it  per sapere cosa ne pensate...CIAO E GRAZIE!

venerdì 23 dicembre 2011

Buon Natale agli amici di Arese,Buon Natale a noi di Brescia...cantiamolo insieme !






E la tua voce dice:
Cantatelo nell’attesa dell’alba, cantatelo piano nel fosco orecchio del mondo.
Cantatelo in ginocchio, cantatelo come raccolti in un velo, come cantano le donne che saranno madri:
Il Potente si è fatto docile, l’Infinito piccolo, il Forte sereno, l’Altissimo umile.
È  stato ospite nella casa di una Vergine: nel grembo ha posto il suo trono, e per lode gli basta una ninnna-nanna!
Guarda: i giorni non vogliono più spuntare dopo quel giorno, e le notti si sono fatte più scure dopo quella notte.
Voglio accendere le luci, voglio incendiare di gioia tutti i confini dell’umanità.
Salve, tu che porti il Signore”         ( Gertrud von le Fort)

Buon Natale scomodo..Don Tonino Bello

Ho trovato questo "Buon Natale "di Don Tonino molto appropriato al tempo che stiamo vivendo...Il divario tra ricchi e poveri continua ad aumentare..e non mi sembra siano le leggi a modificarlo..E' solo l'onestà che deriva dall'amore che si dona senza interesse che può invertire la rotta dell'egoismo .......onestà dei potenti,esempio dei poveri..
Aiutiamoci a crescere in questo anzi a ..nascere...insieme a Cristo.
Buon Natale ! Walter

Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire.
Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali
e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a uno straniero, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo tra gli  animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano.
Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora,
vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.
 
                                                                                    Tonino Bello

giovedì 22 dicembre 2011

Benedetto questo nuovo giorno che è Natale...Madeleine Delbrel

Questa preghiera di M.Delbrel ci dice come ogni giorno può essere Natale.
Basta che portiamo Gesù fin dal nostro risveglio...Walter


Inizia un altro giorno
(Madeleine Delbrêl, Il piccolo monaco, Gribaudi ed, Torino, 1990)

Gesù vuol viverlo in me. Lui non si è isolato.
Ha camminato in mezzo agli uomini.
Con me cammina tra gli uomini d'oggi.

Incontrerà
ciascuno di quelli che entreranno nella mia casa,
ciascuno di quelli che incrocerò per la strada,
altri ricchi come quelli del suo tempo,

altri poveri,
altri eruditi e altri ignoranti,
altri bimbi e altri vegliardi,
altri santi e altri peccatori,
altri sani e altri infermi.
Tutti saranno quelli che egli è venuto a cercare.
Ciascuno, colui che è venuto a salvare.
A coloro che mi parleranno, egli avrà qualche cosa da dire.
A coloro che verranno meno, egli avrà qualche cosa da dare.
Ciascuno esisterà per lui come se fosse il solo. 


Nel rumore egli avrà il suo silenzio da vivere.

Nel tumulto, la sua pace da portare.
Gesù, in tutto, non ha cessato di essere il Figlio.
Vuole in me rimanere legato al Padre.
Dolcemente legato, ogni secondo,
sospeso su ciascun secondo,
come un sughero sull'acqua.
Dolce come un agnello di fronte a ogni volontà del Padre.
Tutto sarà permesso in questo giorno che viene,
tutto sarà permesso ed esigerà che io dica il mio sì.
Il mondo dove Lui mi lascia per esservi con me
non può impedirmi di essere con Dio;
come un bimbo portato sulle braccia della madre
non è meno con lei
per il fatto che lei cammina tra la folla.


Gesù, dappertutto, non ha cessato d'essere inviato.
Noi non possiamo esimerci d'essere, in ogni istante, gl'inviati di Dio nel mondo.
Gesù in noi, non cessa di essere inviato,
durante questo giorno che inizia,
a tutta l'umanità, del nostro tempo, di ogni tempo,
della mia città e del mondo.

Attraverso i fratelli più vicini ch'egli ci farà servire, amare salvare,
le onde della sua carità giungeranno sino in capo al mondo,
andranno sino alla fine dei tempi.

Benedetto questo nuovo giorno che è Natale per la terra,
poiché in me Gesù vuole viverlo ancora.

lunedì 19 dicembre 2011

Padre Gino Toppan ..Meditazione di Natale..Movimento Ecclesiale Carmelitano Brescia

Padre Gino ha fatto una meditazione centrata sul tempo che viviamo (gran confusione sulla verità)
Verità senza Amore è ideologia....

Concerto di Natale 2011-12-18

La radio ha dato notizia oggi pomeriggio della  morte di Vaclav Havel. Un uomo che ha amato la verità più di se stesso. Per l'ideale della libertà non ha avuto paura di affrontare anni di carcere e di persecuzione.
E' stato tra i protagonisti della rivoluzione pacifica che nell'89 mise fine al sistema delle dittature comuniste in Europa.
Nel 1978 scrisse un libro dal titolo "ll potere dei senza potere".
Con i ragazzi e i giovani di allora che, frequentavano proprio questa Chiesa e questi ambienti qui in Castello.quante volte l'abbiamo letto e l'abbiamo meditato. Perché volevamo essere liberi di crescere,servi di nessuno e di nessuna ideologia. ,
L'IDEOLOGIA-lo dico per i piu giovani- ha la pretesa di spacciare le intenzioni della "mentalità al potere" come quelle che senvono la vita. che la rendono tale.
L'ideologia costruisce un mondo dell'apparenza da cui i bisogni e le domande vere dell'uomo e della donna sono assenti..
L'ideologia (non solo quella comunista o capitalista...ma anche quella del materialismo diffuso, quella del
consumismo che si nutre di una concezione relativista) spinge gli uomini a vivere nella menzogna.
Così l'uomo inganna se stesso e inganna gli altri.
L'alternativa è "vivere nella verità.".
Ho sentito la necessità di inserire il sogno di questo grande testimone del nostro tempo in questo nostro momento, in questo concerto, mentre ascoltiamo queste musiche., questi ritmi., questi suoni.

In quel titolo: "Il potere dei senza potere" c'è come un riflesso del mondo di Dio,che Cristo è venuto a svelarci.Perche così ha fatto Dio !
Per rendersi familiare ad ogni uomo, e divenuto bambino. Scrivevano gli antichi scrittori della Chiesa: "Dio si è abbreviato, si è "impoverito".E la Sacra Scrittura testimonia: " Da ricco che era si è fatto povero per arricchire tutti".
Dio, l'Onnipotente ha rinunciato a1 potere della forza: ha manifestato fino a che punto arriva il_potere dell'amore: non c'è Natale senza la Croce! Tutto il Cristianesimo è in questa formula: Cristo ,il Figlio di Dio ,Nato, Morto e Risorto,
Nei momenti di difficoltà. di passaggio...chi non sente il bisogno di ritrovare il bandolo della  matassa. la radice semplice della realtà!. In tutti (se non tutti, in tanti) c'è l'urgenza di tornare all'essenziale. a ciò che conta davvero e ci fa respirare. Chi  non sente il bisogno di essere liberato da quella cappa oscena che toglie dignità alla persona e la tratta solo come pretesto? Chi non sente il bisogno di essere aiutato a vivere stili affettivi che spingono verso un amore che lega, che lega persempre? Che costituisce come una torre che non viene mai giù. nonostante le bufere della vita?
Anche oggi, anche questa sera: Dio non abbandona l'uomo. non gli permette di perdersi nel nulla.
Non accetta Dio che l'uomo -fatto a sua immagine e somiglianza - si perda nel buio della superficialità. nella notte del non-senso.
Non si dà pace Dio: i ragazzi, i giovani di oggi Lui li ha pensati ad uno ad uno, li ha dotati di un cuore e di una intelligenza capaci di amarlo con tutto il cuore e con tutta la vita.
Non si dà pace Dio se la nostra gente si accontenta di piccoli orizzonti, di piccoli interessi,di piccol amori,di piccole cose....Dio ha voluto aver bisogno dell'uomo!
Per questo si è fatto uomo, nel ventre di Maria. Si è lasciato adagiare su una mangiatoia per dire a chiunque voglia ascoltarlo: "Vengo Io nel tuo mondo; assumo Io la tua umanità: divento Io per te come un bambino, un amico, uno Sposo; percorro con te le strade che tu percorri; mi addosso Io la tua sofferenza e il tuo male. . .per ridarti la bellezza che hai perso con il peccato di Adamo, per accrescerla anzi Infinitamente."

Questo è il Mistero del Natale. questo il Mistero del Potere DEL SENZA POTERE.-
L'unico annuncio che puo cambiare le cose, perche cambia il cuore. 
Dio non vuole la nostra resa, vuole la nostra libertà: la libertà di amarlo con tutto ii cuore e con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutte le forze.
Buon Natale!!                                                              (Testo non rivisto dall'autore)

domenica 18 dicembre 2011

Giornata con COMUNITA' MEC DI ARESE

 P.Agostino,Gianni e Walter con Amici della Comunità di Arese...Fotografie della bellissima esperienza di Scuola di Cristianesimo e di Comunione.



Un Grazie a Teresa e Gianni per il pranzo davvero buonissimo,poi alle !6 Scuola di Cristianesimo di P.Agostino sui primi capitoli di S.D.C. "Lasciarsi guardare attentamete dal Signore".
Canti :Annuncio e Vangelo secondo Maria
Testimonianza di Gianni,visita ad Arese e Pizzata in  compagnia tra canti e momenti di allegria (vedi foto) GRAZIE...GRAZIE...GRAZIE..per la bellisssima esperienza che ricorderemo sempre..ed ora uniti insieme per la costruzione del Movimento...Appuntamenti prossimi insieme...Festa Mondiale delle Famiglie,I Santi e Gli Esercizi Spirituali Di Maggio...Ciao di Cuore

venerdì 16 dicembre 2011

Natale ,una Presenza che dobbiamo riconoscere...(Don Giussani)

"Non è una commemorazione la nostra. È la presenza di Cristo, nostra vita, da riconoscere. Non è una commemorazione che facciamo, ma è una Presenza che dobbiamo riconoscere.
Questa è la fede: riconoscere una Presenza, e basta; riconoscere una Presenza che è il significato del sangue che circola, del bambino che si fa nascere, del marito o della moglie che si ha.
Fede è riconoscere un avvenimento che riaccade di nuovo ogni volta che ci pensiamo.
Quando Isaia profetizzava: «Non un angelo, ma Egli stesso vi salverà» (Is 63,9), descriveva questo avvenimento che è Dio fatto compagnia all’uomo; lo stesso quando Mosè, nel capitolo 33 dell’Esodo, chiede: «Signore, se tu non ci accompagni nel cammino, allora piuttosto non farci partire di qui» (Es 33,15).
Ma quando diciamo l’Angelus (potrebbe essere il primo proposito di quest’anno che in ogni casa ciascuno di voi ogni giorno non dimentichi questa sintesi di tutta la fede, perché dire: «E il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi» è il riaccorgersi di quello che sta accadendo) a che cosa pensiamo? A una Presenza, da cui si è distolto lo sguardo per distrazione.
E quando diciamo alle Lodi il Benedictus, il cantico che invoca un avvenimento che stava accadendo allora, perché lo recitiamo, se non per il fatto che esso sta continuamente accadendo? La Sua compagnia, la Sua presenza: non esiste nessun’altra alternativa in tutta la storia a tutte le ideologie possibili e immaginabili, che ci sono state, ci sono e ci saranno (perché in fondo i loro fattori fondamentali sono tali e quali per tutte; sono come i legnetti o i pezzetti di ferro di un meccano per i bambini: si possono fare tante forme, ma i pezzetti sono sempre gli stessi). L’unica alternativa, la misura che non è più quella delle nostre cose è l’annuncio di questa Presenza.
Perciò non c’è che una novità nella nostra vita; una, non due: l’accorgerci di questa Presenza.
È talmente l’unica novità che rende nuovo tutto, perfino l’istante, la banalità del tuo luogo quotidiano: anzi, l’indice supremo che Cristo è Dio è proprio che il fattore umano più vicino al nulla, cioè la routine quotidiana, pezzetto per pezzetto viene redenta e tutta l’ampiezza della personalità dell’uomo è riassunta, salvata nell’istante, in questo istante, qualunque cosa faccia......"

Faccia a faccia.....Tagore

GIORNO DOPO GIORNO SIGNORE DELLA MIA VITA                

 
Giorno dopo giorno, o Signore della mia vita,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
 
Con le mie mani giunte, sotto il grande cielo, Signore delle stelle,
in solitudine e silenzio, con umile cuore,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
 
In questo mondo che è tuo, o Signore che conosci il soffrire,
nel dolore e nella disperazione,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
 
In questo mondo operoso, nel tumulto del lavoro e della lotta
Tra la folla che si agita e si affretta,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
 
E quando il mio lavoro in questo mondo sarà terminato, o mio
Signore e mio Dio, solo e senza parole,
sosterò davanti a Te, faccia a faccia.
 
                                                           Tagore

Clemente Rebora: Dall’immagine tesa..........

Dall'immagine tesa
Dall’immagine tesa
vigilo l’istante
con imminenza di attesa
e non aspetto nessuno:
nell’ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno:
ma deve venire,
verrà, se resisto,
a sbocciare non visto,
verrà d’improvviso,
quando meno l’avverto:
verrà quasi perdono
di quanto fa morire,
verrà a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrà come ristoro
delle mie e sue pene,
verrà forse già viene
il suo bisbiglio.
Clemente Rebora, 1920

«Questa è l’originalità dell’uomo: l’attesa dell’infinito.
Occorre questa povertà per riconoscere quanto attendo e non ridurlo a immagini. Solo con uno sguardo così posso guardare tutto il mio bisogno, altrimenti mi spavento e lo riduco. La serietà dell’amore  è la percezione del proprio bisogno senza limite. Non ho dei bisogni: sono questo bisogno, sono questa attesa senza confini, dell’infinito. Sono questo. 
È solo uno che ha questa povertà può avere attaccamento pieno di stima e di pietà verso se stesso. Uno sguardo così, quando uno ce l’ha verso se stesso? Dove trovate uno sguardo così? Io non trovavo questo sguardo da nessuna altra parte. Dove potevo io incontrare uno sguardo in grado di abbracciare tutto il mio umano?  Il punto di partenza non può essere immaginazione o deduzione. Il punto di partenza è qualcosa di reale perché chi non trova una cosa reale non si guarda così. Basta guardare noi stessi che cosa siamo quando non troviamo uno sguardo così».

mercoledì 14 dicembre 2011

Per me sola patria il Tuo Volto

 "Per questo mondo odierno, semplice,comodo, di facile contentatura, tu hai troppe pretese, troppa fame,ed esso ti rigetta perché hai una dimensione in più. Chi vuol vivere oggi e godere la vita non deve essere come te o come me. Chi pretende musica invece di miagolio, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, lavoro invece di attività, passione invece di trastullo,per lui questo bel mondo non è una patria...  "Il lupo della steppa"(H.Hesse)

Per me sola patria il Tuo Volto, e mio reame d’amore, prato ridente e dolce mio sole quotidiano. […] Il Tuo Volto è la mia sola ricchezza: non voglio nulla di più. Nascondermi in Lui senza tregua, Gesù, ti assomiglierò. Segnami con la Divina impronta dei Tuoi lineamenti colmi di dolcezza, e subito diventerò santa, e capace d’attirarti i cuori».(S.Teresa di Lisieux)

DESIDERARE TE,CONOSCERE TE,SEGUIRE TE....To know You - Casting Crowns - italiano

Perche io, io so che ci sei, so che Tu mi vedi
Tu sei l'aria che respiro

Tu sei la terra sotto di me

Io so che ci sei, so che Tu mi ascolti

 
TU SEI IL MIO NATALE

INCONTRO GRUPPETTO 12 DICEMBRE 2011

Canzone di inizio incontro dedicata anche a questo giorno (Solennità di S.Giovani della Croce)











Canzone di fine incontro (E verrà,Claudio Chieffo)
Gianni ci legge alcuni brani tratti dal libro
di Don Giussani "Decisione per l'esistenza"
L'unica cosa necessaria è riconoscere la presenza di
Cristo come un Fatto nella nostra vita..
Messori..Socci..indagini su Cristo..
Cristo è il centro del cosmo e della storia (Giovanni Paolo II)

Paola ci parla di una sua esperienza di testimonianza
tra la gente,in città..una testimonianza di incontro personale con Gesù.
Salvatore ci parla della catechesi nel centro di Ascolto di Ghedi,Agnese,Gianni T.,Walter portano la loro testimonianza e approfondiscono il contenuto del secondo capitolo del libro.
Padre Agostino ci legge alcuni brani di S. Giovani della Croce che ci sono anche sul libro (Vedi Copertina)di P.Antonio Sicari

Festeggiamo l'onomastico di Lucia e il compleanno di Milena con cannnoli,torta e spumante...
Appuntamento al Concerto del Coro S.Luca a S.Pietro in  Castello Domenica 18 Dicembre alle ore 19,15

domenica 11 dicembre 2011

Le nostre stesse miserie non sono più cristiane ....tempo di crisi..

Questo mondo moderno non è solamente un mondo di cattivo cristianesimo, questo non sarebbe nulla, ma un mondo incristiano, scristianizzato. Ciò che è precisamente il disastro è che le nostre stesse miserie non sono più cristiane. C'era la cattiveria dei tempi anche sotto i Romani. Ma Gesù venne. Egli non perse i suoi anni a gemere ed interpellare la cattiveria dei tempi. Egli taglia corto. In un modo molto semplice. Facendo il cristianesimo. Egli non si mise a incriminare, ad accusare qualcuno. Egli salvò. Non incriminò il mondo. Egli salvò il mondo.

Charles Peguy, Veronique

Quello che Peguy aveva notato un secolo fa oggi è drammaticamente più vero.
Tanti non riescono neanche più a capire cosa voglia dire essere cristiano.
Lo confondono con qualcosa da fare, o con un bollino da timbrare; sembrano pensare che basti dichiararsi tali per esserlo.

I cristiani sono coloro che amano Cristo. Non perché siano nati in un certo posto, o perché abbiano una certa idea politica. Non perché seguono una bandiera, un inno, un partito. Non è la Messa della domenica e neanche solidarietà. Non è regalare il cervello all'ammasso, una fede cieca che fede non è e svanisce nelle paranoie personali.
E' qualcosa di oggettivo, un incontro semplice con il senso della vita, che la riempie di gioia
Gesù Cristo e la sua vita nelle trame della nostra vita.

venerdì 9 dicembre 2011

Una Volta Nella Città Reale di David....canzone e pensiero di Natale

     
In questo tempo Dio ci dice:"C'è una notizia,piccolo figlio mio,una buona notizia.Stai attento!
Nel mezzo della notte del razionalismo ateo,dell'istinto animale e della violenza 
c'è una notizia!
Non la inventi tu con lo yoga o con pensieri positivi,non la compri con il denaro"
Arriva giusto in tempo...Attraverso il dolore ti rende attento.

Dio  ha voluto entrare nel tempo,nel tuo oggi,si fa carne per abbracciarti! 
Non è un padrone che viene a chiederti il conto,è un Padre che pensa a te con dolcezza.         (P.Aldo Trento)

Cristo rivela pienamente l'uomo all'uomo stesso.... ( Redemptor Hominis )

     L'uomo non può vivere senza amore.
Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente. 
  E perciò appunto Cristo Redentore rivela pienamente l'uomo  all'uomo stesso....  
L'uomo che vuol comprendere se stesso fino in fondo _ non soltanto secondo immediati, parziali, spesso superficiali, e perfino apparenti criteri e misure del proprio essere _ deve, con la sua inquietudine e incertezza ed anche con la sua debolezza e peccaminosità, con la sua vita e morte, avvicinarsi a Cristo. 
Egli deve, per così dire, entrare in Lui con tutto se stesso, deve «appropriarsi» ed assimilare tutta la realtà dell'Incarnazione e della Redenzione per ritrovare se stesso. 
Se in lui si attua questo profondo processo, allora egli produce frutti non soltanto di adorazione di Dio, ma anche di profonda meraviglia di se stesso .(Giovanni Paolo II)

giovedì 8 dicembre 2011

DEDICATO A MARIA CHE DELL'UMANO E DIVINO E' MADRE

                                                 

Guarda la stella, invoca Maria

O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo alla tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di questa Stella.
Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria!
Se, turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza, e sei per cadere nell' abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.
Seguendo lei, non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai.
Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata.


martedì 6 dicembre 2011

“Con Dio o senza Dio tutto cambia”

(…) come risvegliare la domanda di Dio, perché sia la questione fondamentale? Cari amici, se è vero che «all’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona» (Deus caritas est, 1), la domanda su Dio è risvegliata dall’incontro con chi ha il dono della fede, con chi ha un rapporto vitale con il Signore. Dio viene conosciuto attraverso uomini e donne che lo conoscono: la strada verso di Lui passa, in modo concreto, attraverso chi l’ha incontrato. Qui il vostro ruolo di fedeli laici è particolarmente importante. […] Siete chiamati a offrire una testimonianza trasparente della rilevanza della questione di Dio in ogni campo del pensare e dell’agire. Nella famiglia, nel lavoro, come nella politica e nell’economia, l’uomo contemporaneo ha bisogno di vedere con i propri occhi e di toccare con mano come con Dio o senza Dio tutto cambia. (Benedetto XVI)

Gesù è l'Amore Divino che obbedientemente ci abbraccia e si lascia abbracciare

Quando Dio si fece uomo, lo misero sulla paglia.Ah! perché non sono stato io il fieno e la paglia?
Potesse il tuo cuore diventare una mangiatoia,
Dio nascerebbe ancora bambino sulla terra!

 
(A. Silesius).



P.Mauro ieri alla Scuola di Cristianesimo:
"Gesù è l'unica risposta possibile al nostro desiderio di infinito"...
"con Lui l'infinito entra nella finitezza senza perdersi"
Con Gesù,Dio si unisce ad ogni uomo,Dio si unisce con la Chiesa,Dio si unisce con ogni battezzato.
Con questa unione,Dio ha voluto abbracciare e abbraccia ognuno di noi.
La preghiera,attraverso Gesù, diventa un colloquio  come quello esistente nella famiglia di Nazareth (vedi post precedente del racconto di Sartre:"Un Dio piccolo...)
Contemplare,servire,ascoltare Gesù vuol dire COLLOCARCI spiritualmente in quella Famiglia..

domenica 4 dicembre 2011

Mario Monti ricetta (leggi di seguito)...preceduta da un pensiero condivisibile dal blog di Beppe Grillo....... mentre i volantini dei supermercati di Natale già ci hanno intasato le cassette delle lettere..

Il futuro è scritto. Dobbiamo andare ai materassi...... Togliere le armi al questo Sistema.
Tornare a una sostenibile leggerezza dell'essere. Eliminare il superfluo, riprendere possesso della nostra vita. Ciò che possiedi ti possiede, ma non possono tassare ciò che non possiedi. Per mettere in ginocchio per sempre questa economia malata non sono necessarie le armi, è sufficiente rifiutarne il modello consumistico. Finora queste sono state parole al vento, dette da molti e mai applicate a livello di massa. Ora sono diventate legittima difesa. Siamo su una mongolfiera impiombata da ogni genere di cose inutili. Per averle facciamo debiti. Per salire verso il cielo bisogna sgombrare la mongolfiera. Non c'è alternativa.
Lavoriamo per pagare i debiti contratti dallo Stato e i desideri indotti. Lo faremo per quaranta, cinquant'anni, fino alla morte. Ai figli lasceremo i nostri debiti, erediteranno la schiavitù del lavoro eterno. La cultura del superfluo. Da qualche parte bisogna incominciare. Ognuno di noi può fare una lista dello stretto necessario ed eliminare il resto. Una cosa alla volta. All'inizio potrà sembrare un sacrificio, ma subito dopo si sentirà più libero. Non è una rinuncia riprendere il controllo del proprio tempo. E' un bene non rinnovabile, il più prezioso.
In Italia la rivoluzione non c'è mai stata. Ora possiamo farla con il nostro comportamento.
Non comprando più nulla che non sia indispensabile, non barattando vita contro futilità.
Dobbiamo allo stesso tempo essere inflessibili contro gli sprechi della pubblica amministrazione e della politica. Nessuno, che sia Amato o Veltroni, deve percepire una pensione lorda (o vitalizio) superiore ai 5.000 euro. Nessun parlamentare, consigliere regionale, provinciale deve avere uno stipendio superiore allo stipendio medio di un impiegato. Quanto ci costa il Quirinale? Quanto ogni opera inutile a carico dei cittadini? I sindaci che indebitano le città devono sborsare di tasca loro l'ammanco dalle casse del Comune.
Ogni amministrazione indebitata deve diventare una bestemmia....

BOZZA PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO:

 PENALIZZAZIONI PER CHI ESCE PRIMA 63 ANNI - Per chi esce in pensione anticipata (quindi con almeno 42 anni e un mese di contributi se uomini) prima dei 63 anni di eta' dal 2012 avra' una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento prima dei 63 anni di eta'. Lo prevede la bozza della manovra che il Consiglio dei ministri sta esaminando.
ARRIVA ICI-IMU, 0,4% SU PRIME CASE - Arriva nel 2012 l'imposta municipale e riguarda anche ''l'abitazione principale e le pertinenze della stessa''. Lo prevede la bozza della manovra: l'aliquota ordinaria e' dello 0,76%, mentre per l'abitazione principale e' ridotta allo 0,4%.
SOGLIA TRACCCIABILITA' A 1.000 EURO - La soglia per la tracciabilità è fissata a 1.000 euro. E' quanto si legge nella bozza di manovra in entrata al Consiglio dei ministri.

PENSIONI, BLOCCO PEREQUAZIONI OLTRE MINIMO PER 2012-13 - Il blocco della rivalutazione rispetto all'inflazione per le pensioni di importo superiore al minimo (467 euro) varra' per il 2012 e il 2013. Lo prevede la bozza della manovra che il Governo sta esaminando. Per le pensioni tra i 467 e i 935 euro ci sara' una rivalutazione del 50% rispetto all'inflazione. Le minime avranno la perequazione totale.
POSSIBILE AUMENTO IVA 2 PUNTI SU 10-21% - Dal primo gennaio 2013 le aliquote Iva del 10 e del 21% sono incrementate di 2 punti percentuali. Dal gennaio 2014 scatta un ulteriore aumento di 0,5 punti. Lo prevede la bozza di manovra. Si tratta di una clausola di salvaguardia che sostituisce il taglio lineare del 20% previsto nella precedente manovra per le agevolazioni fiscali.  
SOPPRESSI INPDAP-ENPALS, FUNZIONI A INPS - L'Inpdap e l'Enpals sono soppressi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e le relative funzioni sono attribuite all' Inps, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi. Lo prevede la bozza di manovra.
SCURE SU AUTHORITY, DA ANTITRUST A CONSOB - Scure della manovra sulle autorita' indipendenti. Dalla Consob all'Antitrust e' previsto infatti un calo del numero dei componenti.
ADDIO VECCHIE MONETE, NON POTRANNO ESSERE PIU' CAMBIATE - Prescrizione anticipata delle lire in circolazione. Lo prevede la bozza di manovra. Le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata per essere riassegnate al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.
PIU' CONTRIBUTI PER AUTONOMI E AGRICOLTORI - Dal primo gennaio 2012 le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'Inps sono incrementate di 0,3 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 22%. Sempre dal primo gennaio le aliquote contributive pensionistiche dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma dell'Inps sono rideterminate. Lo prevede la bozza di manovra.
DEDUZIONE QUOTA DI IRAP SU COSTO LAVORO - Le imprese potranno dedurre dall'Ires e dall'Irpef la quota di Irap ''relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato''. E' quanto si legge nella bozza della manovra.
GARANZIA STATO SU PASSIVITA' BANCHE - Il ministero dell'Economia ''fino al 30 giugno 2012 e' autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passivita' delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni, o a partire dal 1 gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite''. E' quanto prevede la bozza della manovra.
PENSIONI: AUTONOMI A 66 ANNI 1/2 2012, DONNE 63 1/2 - I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi. Le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi. Lo prevede la bozza della manovra che sta esaminando il Consiglio dei ministri. Sono state assorbite nell'incremento le finestre mobili che per gli autonomi erano di 18 mesi.
SUPERBOLLO BOLIDI, +20 EURO A KW DOPO I 170 - Arriva il superbollo per le auto di potenza superiore ai 170 chilowatt. E' quanto si legge nella bozza della manovra che spiega che l'addizionale erariale sara' ''pari ad euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt''.
LIBERALIZZATA VENDITA FARMACI FASCIA C - Liberalizzalizzazione per i farmaci di fascia 'C' che saranno venduti anche nelle parafarmacie e nuove regole per l'apertura di nuove farmacie (il numero delle autorizzazioni sara' stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 4.000 abitanti). Lo prevede la bozza della manovra.

sabato 3 dicembre 2011

P.Antonio Sicari dal 22 Novembre scrive sulla rubrica il Santo del Giorno su Avvenire

 questo il link su cui cliccare....

http://www.avvenire.it/Rubriche/Pagine/Il%20Santo%20del%20giorno/Guadagnare%20il%20mondo_20111203.aspx?Rubrica=Il%20Santo%20del%20giorno

Il cardinale Scola parla ai giovani all'inizio dell'Avvento 2011

Meditazione che è un contributo alla nostra Scuola di           Cristianesimo di quest'anno ....che ricorda la figura di Simeone citata da P.Gino al ritiro d'Avvento...

Gesù. il desiderato delle genti...L'uomo,capace di Dio..Il "per sempre" dell'Amore...L'amicizia tra noi che può avvicinare gli altri a Cristo...L'Avvento del Signore oggi... Gesù contemporaneo di noi oggi..via,verità e vita...Colui che compie la sete di infinito che ho nel cuore..
Gesù è vivo nel segno espresso nella nostra fraternità...

Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive.


 Sartre è stato uno dei massimi esponenti dell'esistenzialismo e uno studioso le cui idee sono sempre state ispirate a un pensiero politico orientato verso la sinistra internazionale (negli anni della guerra fredda sostenne le ragioni dell'allora Unione Sovietica, pur criticandone la politica in diversi suoi scritti).
Da un non credente uno scritto così profondo....Cristo...il desiderato dalle genti...


"La Vergine è pallida e guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo viso è uno stupore ansioso che non è apparso che una volta su un viso umano. Poiché il Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne, e il frutto del suo ventre. L’ha portato nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E in certi momenti la tentazione è così forte che dimentica che è Dio. Lo stringe tra le sue braccia e dice: piccolo mio! Ma in altri momenti, rimane interdetta e pensa: Dio è là e si sente presa da un orrore religioso per questo Dio muto, per questo bambino terrificante. Poiché tutte le madri sono così attratte a momenti davanti a questo frammento ribelle della loro carne che è il loro bambino e si sentono in esilio davanti a questa nuova vita che è stata fatta con la loro vita e che popolano di pensieri estranei. Ma nessun bambino è stato più crudelmente e più rapidamente strappato a sua madre poiché egli è Dio ed è oltre tutto ciò che lei può immaginare. Ed è una dura prova per una madre aver vergogna di sé e della sua condizione umana davanti a suo figlio. Ma penso che ci sono anche altri momenti, rapidi e difficili, in cui sente nello stesso tempo che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio. Lo guarda e pensa: «Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi rassomiglia. È Dio e mi assomiglia». E nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive. Ed è in quei momenti che dipingerei Maria, se fossi pittore, e cercherei di rendere l’espressione di tenera audacia e di timidezza con cui protende il dito per toccare la dolce piccola pelle di questo bambino-Dio di cui sente sulle ginocchia il peso tiepido e che le sorride. Questo è tutto su Gesù e sulla Vergine Maria.
E Giuseppe? Giuseppe, non lo dipingerei. Non mostrerei che un’ombra in fondo al pagliaio e due occhi brillanti. Poiché non so cosa dire di Giuseppe e Giuseppe non sa che dire di se stesso. Adora ed è felice di adorare e si sente un po’ in esilio. Credo che soffra senza confessarselo. Soffre perché vede quanto la donna che ama assomigli a Dio, quanto già sia vicino a Dio. Poiché Dio è scoppiato come una bomba nell’intimità di questa famiglia. Giuseppe e Maria sono separati per sempre da questo incendio di luce. E tutta la vita di Giuseppe, immagino, sarà per imparare ad accettare. Miei buoni signori, questa è la Sacra Famiglia."